La Cooperativa Sociale ACTL ed il CENEC – Centro di Neuropsicologia Clinica presentano il convegno:
“ALLA RICERCA DELL’ALGORITMO DEL BENESSERE? – LA SALUTE MENTALE: RISORSE E CRITICITA’ – TERRITORIO COMUNITA’ ISTITUZIONI”
Che si terrà presso il Teatro Secci – Platea
il 5 dicembre 2024
dalle ore 14.30 alle ore 19.30
CON LA POSSIBILITA' DIRETA DI ISCRIZIONE AL SEGUENTE LINK
https://akademy.villaumbra.it/scheda-corso/10146
Questo convegno di presentazione del CENEC vuole essere un primo passo per stabilire rapporti di collaborazione con tutti i soggetti interessati al “ben-essere” dei minori, famiglie scuole, servizi sociali e sanitari pubblici, perché è solo dalla collaborazione tra tutti che si può offrire un servizio in grado di recuperare la persona, contro la robotizzazione della cultura dominante odierna.
La “Società liquida” è espressione di una cultura iper-consumistica che si muove con determinanti idonei a lasciare da soli i singoli individui per meglio piegarli alle esigenze della produzione e del consumo. Per questo, le grandi aziende e i social (di cui i giovani sono i maggiori frequentatori) utilizzano specifici algoritmi che presentano prodotti e contenuti informativi più vicini ai gusti delle singole persone che li frequentano al fine di orientarne i consumi e le idee.
I più importanti determinanti sociali che qualificano le relazioni sono l’individualismo, la competitività, il culto dell’immagine, l’utilitarismo. La misura del proprio valore è data dalla popolarità (vedi il fenomeno di influencer e opinionisti), che è misurata dai like sui vari social e piattaforme informatiche. I like si conquistano esibendo prove del proprio essere performanti (avere risultati) e di possedere gli oggetti più prestigiosi del momento (avere cose), che rappresentano vere e proprie “emotional icons”.
Gli orientamenti culturali odierni pongono l’accento sull’AVERE, la salute è invece una forma di BEN-ESSERE.
La domanda da porsi allora è: Esiste un algoritmo del benessere?
Secondo alcuni sì, esiste. Il benessere, la salute, in ultima analisi è “funzionare”, “essere performanti”, secondo gli standard pre-stabiliti dai gestori dell’algoritmo, nel lavoro, nello studio, nelle relazioni interpersonali. La nuova polarità definita dal paradigma di vita è “vincente vs. perdente”, non esistono vie di mezzo. La crescente domanda che assale oggi i servizi per la salute mentale è una domanda di “riparazione” o “supporto” per passare dalla categoria dei perdenti a quella dei vincenti. L’Essere Umano, con le sue specifiche peculiarità non esiste più, non è previsto.
La sanità pubblica è sopraffatta dalla domanda di cura, una “cura” che aggiusta. Poiché le risorse pubbliche non sono sufficienti per rispondere a questa domanda in modo diverso, nonostante la professionalità e gli sforzi dei professionisti del Servizio Sanitario pubblico.
Perché la Salute dell’Uomo, sfugge, alla cultura attuale dell’Algoritmo, finalizzata al consumo e alla produzione, e per promuoverla è necessario ricercare e battere altre strade. L’obiettivo è “CERCARE L’UOMO”, ma la Società non propone mappe adeguate, non interessa.
Tocca allora al Privato Sociale, al sistema cooperativo nello specifico, entrare in campo per supportare il servizio pubblico nello sforzo di affermare una “cura” che sia per ogni persona l’affermazione di sé, per come si è, per quello che si può dare, per avere quello di cui si ha bisogno. Il CENEC vuole essere uno dei punti di riferimento per questa ricerca.